L'Acropoli di Arpino

(questa voce fa parte dello SPECIALE "Tour in Ciociaria 2021")
 
 
I nostri due passi nel mistero si muovono oggi tra le rovine millenarie dell'antica Civitavecchia di Arpino (627 m s.l.m.), probabilmente il nucelo originario del primitivo insediamento dei Volsci. All'ingresso ammiriamo l'antica "porta scea", costituita da un ingresso ad arco a sesto acuto formato da grossi blocchi a secco. La formidabile opera, che secondo alcuni risalirebbe al VII secolo a.C. e secondo altri al IV secolo a.C., doveva appartenere all'imponente sistema difensivo formato da mura in opera poligonale che dall'Acropoli scendevano verso un'altro complesso fortificato, più basso e chiamato Civita Falconara. Sull'Acropoli si trovano anche rovine di epoca romana, longobarda, carolongia e medievale. A quest'ultima epoca risale la cosiddetta "Torre di Cicerone", con la quale l'oratore non ebbe però niente a che fare. Sui siti pagani sorsero ben tre chiese, che si presentano con aspetti rimaneggiati del tardo barocco. Racchiuso tra le mura si trova un piccolo villaggio, tutt'ora abitato.
(Nella foto: l'autrice M. Uberti vicino all' incredibile Arco a sesto acuto).