1- Una capitale sulle acque: le benefiche terme

                                                              (Marisa Uberti)

 

La capitale ungherese è nata dall’unione di Buda, situata sulla riva destra del fiume Danubio, e da Pest, sulla riva sinistra, nel 1873. La posizione della città è strategica: qui il Danubio-che vi scorre per più di 20 chilometri -  si restringe e incrocia un’importante via di comunicazione diretta dal mare Adriatico all’Europa orientale. In realtà un terzo agglomerato urbano venne inglobato a Buda e a Pest, Obuda che, forse pochi lo ricordano, è in realtà il nucleo più grande, storico e antico, di matrice celtica e successivamente insediamento romano (dal I sec. d.C.).  Lo stanziamento celtico era situato a settentrione di Obuda e con il nome Aquinqum divenne capitale della provincia romana della Pannonia inferiore.  Al tempo dei Romani erano in uso 14 bagni, le cui vestigia sono ancora parzialmente visibili grazie agli scavi. La presenza dell’acqua è sempre stata la caratteristica principale e benefica di Budapest;  anche se non è bagnata dal mare, infatti,  essa ha il titolo ufficiale di “città balneare” perché nel suo territorio si trovano almeno 118 sorgenti naturali termali, le cui acque hanno temperature che vanno da 21° C a 78° C. Hanno una portata di 70 milioni di litri d’acqua termale giornalieri. Solo sotto la collina di San Gerardo (Géllert), a Buda, ve ne sono 23.

Queste acque sono conosciute per le proprietà terapeutiche, e i trattamenti sono sia esterni che interni (se l’acqua viene bevuta). Curano patologie della locomozione (apparato osteo-articolare), della circolazione, infiammazioni pelvico-renali e degli organi riproduttivi, curano anche gastriti, ulcera gastrica, enteriti croniche, bronchiti, alcuni disturbi metabolici, ecc.[i]. La maggioranza dei bagni termali venne realizzata nel periodo ottomano (Rudas, Rác e Király) e dunque alcuni di essi vantano una storia di oltre 500 anni. Ma come sappiamo erano diverse sorgenti erano note fin dai tempi antichi. I bagni terapeutici Gèllert, nell’ XI distretto (edificio ben visibile sulla sponda destra del Danubio, dalla parte di Buda), erano noti nel XIII secolo e oggi sono particolarmente amati dalla popolazione, per l’arredamento in stile Art Nouveau, i mosaici artistici, le vetrate colorate e le statue, che lo rendono molto elegante e confortevole. Alcune sorgenti sono state scoperte in epoche più recenti, come quella che alimenta il Bagno  Széchenyi (nel XIV distretto, dalla parte di Pest, Állatkerti út 11), intercettata nel 1879; proviene da strati molto profondi  (1246 m) e la sua temperatura è la più alta di tutte le altre sorgenti di Budapest (76 gradi). Questo Bagno rappresenta uno dei più grandi complessi termali d'Europa; venne costruito tra il 1909-‘13 in stile ne-barocco e la piscina fu terminata nel 1927; I frequentatori possono fare il bagno anche in inverno nella piscina esterna, poiché la temperatura dell’acqua è piacevole (queste Terme sono facilmente raggiungibili con la Metro Gialla scendendo alla fermata Széchenyi Furdo). Una curiosità: le persone stanno tanto bene in quest’acqua che per ingannare il tempo hanno la possibilità di giocare a scacchi o a dama con scacchiere galleggianti!

 

Un collage di immagini relative ai Bagni Széchenyi e il cartello della Metropolitana di riferimento

 


[i] Per informazioni su tutte le terme e i loro servizi consultare il sito: www.spabudapest.hu

 

Argomento: Terme di Budapest

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