Verso un nuovo paradigma.

     Le divulgazioni di Maximillien De Lafayette, da Baálbek a Planet X          

                                                 (Maurizio Martinelli)

 

                                                             PARTE 1

      

A partire dagli anni 2000, improvvisamente emerse come dal nulla un autore con il nome di Maximillien De Lafayette, il quale sin dall’inizio sosteneva di aver scritto migliaia di libri, in pratica riguardo ad una grande parte dello scibile umano, compresi molti saggi sull’arte. Infatti, secondo il proprio attuale sito internet, www.maximilliendelafayettebibliography.org/ e la pagina a lui dedicata in amazon.com, De Lafayette

Ha scritto 1.575 libri e 9 enciclopedie in 25 lingue. A partire dal 1960 più di 120 milioni di lettori in tutto il mondo hanno letto i suoi libri. Secondo amazon.com gli sono accreditati 220 bestsellers. I suoi libri (in edizioni Paperback) sono disponibili in tutto il mondo presso amazon, barnes & noble, www.lulu.com e sono venduti da librai e distributori in tutto il globo terrestre. Quasi ogni settimana, molti fra i suoi libri sono presenti in varie categorie nella lista dei libri più venduti di amazon.com.

Egli è un mistico solitario ed un maestro spirituale e non concede più interviste né si presenta più in pubblico. Inoltre De Lafayette è l’editore del brillante periodico
Stars Illustrated Magazine, il cui sito internet è
https://timessquarepress.com/stars_illustrated.htm, Art, UFOs & Supernatural Magazine (International Bestselling magazine, adesso nella seconda stagione), Anunnaki Magazine, American Psychic & Medium Magazine, Parapsychology & Mind Power Magazine.

De Lafayette è considerato uno dei principali linguisti mondiali (lingue antiche e moderne) ed uno dei principali storici di antiche civilizzazioni. Ha scritto 14 dizionari di varie lingue, come Sumero, Accadico, Assiro, Aramaico, Latino, Francese, Ittita, Fenicio, Ugaritico, Greco e così via disponibili su amazon.com ed in tutto il mondo [1]

 

                                        Maximillien De Lafayette

 

Per comprendere la presenza dei libri di De Lafayette (da questo momento abbreviato per comodità in MDLF) nella rete, consideriamo che all’inizio del 2014, la sua pagina in amazon.com conteneva 820 risultati per libri pubblicati in varie lingue, quella in amazon.co.uk conteneva 1062 risultati, quella in amazon.it 922 risultati, quella infine in lulu.com conteneva 36 pagine. 

Esistono inoltre alcune interviste radiofoniche visibili ed ascoltabili su YouTube come:

 

 

MDLF è intervistato dall’autrice Farah Yurdozu. Si tratta di un’affascinante intervista, una grande opportunità di apprendere il pensiero e la filosofia di MDLF. Egli discute temi come l’origine dell’umanità, la vita dopo la morte, lo spazio ed i sistemi planetari, la reincarnazione, la maniera in cui gli Anunnaki ci hanno geneticamente creato intorno a 65.000 anni fa, la natura di Dio, i Jinns e gli Spiriti, le tavolette di terracotta accadiche e sumere, “ l’Epica della Creazione” e le  sue relazioni con la società segreta degli Anunnaki-Ulema, l’incontro tra gli extraterrestri ed il governo degli Stati Uniti d’America in Washington, DC ed infine il modo per mezzo del quale è possibile raggiungere un livello più elevato di illuminazione e conoscenza.

 

  • Il ricercatore Maximillien de Lafayette venne obbligato a tacere durante un ‘intervista il 26 giugno 2012 nel programma GROUND ZERO MEDIA e Clyde Lewis, ospite di GROUND ZERO MEDIA, ha spiegato l’accaduto

 

Secondo alcune sue note biografiche, all’età di cinque anni MDLF a Parigi venne introdotto dalla madre all’interno di un’antichissima organizzazione formata dai cosiddetti “Ulema Anunnaki “, maestri spirituali che in un certo senso rappresentano sul pianeta Terra gli esseri extra- terrestri.  

Dopo aver lasciato Parigi alla fine della seconda guerra mondiale, assieme alla madre ed alla sorella, MDLF si stabilì a Damasco dove frequentò sia il Liceo franco-siriano, che alcuni fra gli Ulema. Alla fine del suo training iniziatico con il proprio maestro spirituale, MDLF venne ammesso all’interno dell’organizzazione degli Ulema, che egli denomina nei propri libri per brevità “Loggia “.

MDLF ha pertanto avuto l’onore di incontrare assieme ad altri Ulema un Anunnaki extra-terrestre in forma fisica umana, alto circa mts 2.5, con pelle olivastra, emanante un profumo di fiori. Nell’incontro l’extra terrestre comunicò una serie di informazioni riguardo all’attività passata presente e futura degli Anunnaki extra-terrestri sul pianeta Terra, dal loro arrivo circa 450.00 anni fa, ai vari upgrading effettuati su un ominide divenuto in seguito l’attuale Homo Sapiens Sapiens, sino alla conferma di un nuovo interventi diretto extra-terrestre nel 2022 allo scopo di “ripulire” il DNA puro dalle contaminazioni effettuate da altri esseri extra-terrestri presenti sul pianeta Terra. Alla fine dell’incontro l’Anunnaki extra-terrestre lasciò un esemplare di un libro antichissimo, il “libro di Ramadosh”, che successivamente de Lafayette spiegherà dettagliatamente in molti dei suoi libri.

Allo scopo di presentare in maniera esaustiva i temi studiati da MDLF nei suoi innumerevoli libri, ho selezionato una serie di argomenti, che presento qui di seguito

  • Presenza sul pianeta Terra di esseri extra terrestri
  • Presenza nel cervello dell’HSS di un “Condotto “
  • Rapporto tra HSS ed extraterrestri “Anunnaki” “
  • Fonte di sapienza, l’antico libro di Ramadosh
  •  Lingua originale degli Anunnaki, “Anakh"
  • Pianeta di origine, Ashtari, degli Anunnaki
  • Presenza sul pianeta Terra di discendenti degli Anunnaki

 

 

  • Presenza sul pianeta Terra di esseri extra terrestri

 

Maximillien de Lafayette, probabilmente di origine franco-siriana secondo quanto traspare dai suoi libri, per i contenuti e per l’apertura mentale delle sue pubblicazioni può essere definito una sorta di “Sitchin del Medio Oriente “, il quale approfondisce in particolare la presenza extra terrestre sul pianeta Terra nella zona dell’attuale Libano.

De Lafayette spiega che Zecharia Sitchin ha trattato ed approfondito per i lettori dei paesi cosiddetti occidentali il concetto degli “Anunnaki “, tuttavia in oriente ed in medio oriente essi erano conosciuti da millenni, sotto nomi diversi secondo le differenti aree e nazioni, “ad esempio

 

  • Gli Habiru (i primi Ebrei ed Israeliti) li chiamavano Nephilim, che significa “scesi sulla Terra”, oppure Anakim
  • In alcuni passaggi del Vecchio Testamento vengono chiamati Elohim
  • In lingua Assira (Assiro-Caldeo) ed in lingua Siriana/Aramaico vengono chiamati Jabaaryn, che significa i “possenti”
  • In Aramaico, Caldeo, Ebraico, gli Anunnaki sono conosciuti come Gibborim, che significa gli “imponenti “
  • Nell’arabo letterario, essi sono definiti Jababira, i primi Arabi li chiamavano Al Jababira; a volte Amalika
  • Per gli Egiziani erano conosciuti come Neteru
  • I primi Fenici li conoscevano come An. Na. Kim.[2], che significa il dio od il cielo li ha inviati a noi
  • I primi abitanti di Arwad, li chiamavano Anu.ki, che significa “coloro che sono assoggettati o sono i seguaci di Anu”. A volte erano definiti come Anu. Kiram (Ram significa popolo, persone, comunità, tribù, gruppo)
  • I primi Hyksos (gli antenati degli Armeni) che invasero e governarono l’Egitto per 100 anni, li chiamavano Anuramkir e Anuramkim, che significa il popolo di Anu sulla Terra. E’ composto da tre parole: Anu + Ram (popolo) + Ki (Terra). La forma primitiva di Ki era kir o kiim
  • I Greci li definivano come Annodoti
  • Nel libro di Enoch erano chiamati i Nephilim, “I figli di Dio” oppure i “Guardiani”
  • Gli Ulema li definiscono Annakh oppure Al Annaki, che significa “il popolo che proviene dall’alto”
  • In altre zone dell’Anatolia, soprattutto nelle terre degli Ittiti, gli Anunnaki erano conosciuti come Anunnaku oppure come Ananaki[3]

 

MLDF ricorda insistentemente che “…nel mondo occidentale, gli Anunnaki sono ancora una novità: una specie di saga omerica alla Federico Fellini…mentre in oriente, per secoli, gli Anunnaki hanno costituito una grande parte dello studio esoterico e metafisico della relazione fra gli uomini e Dio od i creatori che portarono in vita l’umanità. Essi vennero studiati e spiegati per secoli da maestri illuminati conosciuti come Ulema.

Il libro di Ramadosh (Rama-Dosh) contiene un’ampia letterature su tale argomento, includendo anche un lessico in Ana’kh (il linguaggio Anunnaki), comprendente un grande numero di informazioni riguardo alla scoperta di quel linguaggio extraterrestre, al modo in cui venne insegnato ai primi umani (la prima specie) ed alla sua dominante influenza linguistica sulle lingue e sugli antichi e moderni vocabolari terrestri. Sono inoltre incluse nel libro le straordinarie rivelazioni che si riferiscono al periodo tra il 7000 A.C. e la creazione della prima razza umana sul pianeta Terra. Studiare libro di Ramadosh (naturalmente nella versione inglese) è un dovere[4].

 MDLF continua spiegando che la mancanza di conoscenza da parte dei lettori delle antiche lingue del Medio Oriente ha loro impedito di comprendere pienamente il significato delle tavolette e degli scritti tradotti dai vari autori e studiosi occidentali in maniera approssimativa, salvo qualche illustre eccezione. Pertanto si è creata in occidente una letteratura riguardo all’origine dell’uomo, ai suoi rapporti con gli Anunnaki, ad altre razze aliene totalmente fallace.

Secondo MDLF tale letteratura ha confuso la mente di milioni di persone, creando confusione e danneggiando la realtà dei fatti, in quanto ha contribuito alla nascita di irreali speranze e culti e valanghe di ridicole nuove religioni “galattiche”. L’ufologia è divenuta una religione, fatto estremamente allarmante.

 

  • Presenza nel cervello dell’HSS di un “Condotto “

 

Fra le varie informazioni che MDLF ha divulgato nei propri libri, una fra le più importanti è senz’altro la rivelazione della presenza nel cervello umano di un “Condotto”, che si installa al momento della nascita nelle cellule del cervello. Se il “Condotto” venisse attivato, esso permetterebbe all’Homo Sapiens Sapiens di entrare in contatto con le stesse conoscenze di cui dispongono gli Anunnaki.

Inoltre “…gli Anunnaki, prima di lasciare il pianeta Terra, attivarono nelle nostre cellule il gene infinitesimamente invisibile e multi microscopico denominato “An-Hayya’h”. Esso venne inserito nel nostro organismo e divenne un componente vitale del nostro DNA. Gli umani non ne sono ancora consapevoli, così come non erano consapevoli dell’esistenza del nostro DNA per migliaia di anni.

Grazie ai miglioramenti della nostra medicina, scienza e tecnologia, noi saremo capaci un giorno di scoprire questa minuscola, invisibile, non discernibile An-Hayyah’h, esattamente come abbiamo scoperto il nostro DNA. An-Hayyah’h non può ancora essere scoperta nei nostri laboratori. La sua esistenza è al di là della nostra portata e comprensione. E’ estremamente potente, perché è la fonte vera e propria della nostra esistenza.

Attraverso An-Hayyah’h, gli Anunnaki sono rimasti in contatto con noi, anche se noi non ne siamo consapevoli. Essa è collegata direttamente ad un Condotto e ad un Miraya (Monitor o specchio) in Nibiru (il pianeta dove vivono gli Anunnaki, NDA). Ogni singolo essere umano sulla faccia della terra è collegato al mondo esterno degli Anunnaki tramite An-Hayyah’h. Essa è più veloce della luce. Essa raggiunge gli Anunnaki attraverso Babs (Stargates)[5]”.

In pratica, ciò che MDLF denomina come “Condotto” è il deposito di tutto ciò che caratterizza la persona, l’intelligenza, le emozioni, i sentimenti, gli attributi, le qualità, i talenti, la salute, i sogni, la fisiognomica, la capacità di apprendere molte lingue, la creatività, la resistenza ed il proprio futuro. Se il Condotto venisse attivato, la persona sarebbe in grado di realizzare grandi imprese, mentre rimanendo inattivo la stessa persona vivrebbe una vita ordinaria, come la maggior parte delle persone.

Pertanto MDLF ha inoltre dedicato una lunga serie di libri alle tecniche per riuscire ad attivare il Condotto e ad inviargli messaggi per permettergli di operare. Per quanto attiene in particolare al Condotto, è necessario disporre della capacità d’inviargli i nostri desideri, le nostre richieste. Ad esempio, abbiamo inviato un messaggio (un desiderio, un pensiero) ad una cellula del Condotto. Il messaggio entra nel Condotto, il quale, agendo come un supervisore, legge il messaggio e lo dirige alla cellula appropriata, che lo riceve nel medesimo istante. Pertanto se il messaggio è stato inviato nella maniera corretta, la cellula lo codifica ed esegue la richiesta. Tuttavia solamente le persone che sono state istruite nella tecnica d’inviare messaggi e richieste al Condotto, sono in grado di eseguire la procedura nella maniera corretta e di ottenere quanto richiesto.

MDLF spiega come sia necessario apprendere la tecnica della “Trasmissione della mente” prima d’iniziare ad inviare messaggi e richieste al nostro Condotto. A questo proposito egli porta come esempio la trasmissione con il codice Morse (SOS) usata nel passato dai militari. La persona che inviava il messaggio conosceva il codice e quindi digitava correttamente i tasti, in maniera che la persona la quale riceveva il messaggio codificato era in grado di de codificarlo. Il Condotto lavora allo stesso modo, per cui è necessario attivarlo correttamente grazie alle tecniche che insegnano gli Ulema.

 

  • Rapporto tra HSS ed extraterrestri “Anunnaki” “

 

Secondo MDLF, il libro di Ramadosh (Rama-Dosh) ed altre fonti attendibili spiegano che gli Anunnaki non sono fra le razze extraterrestre più anziane, ma sono stati la prima razza galattica proveniente dallo spazio esterno ad atterrare prima sul pianeta Marte, quindi sul pianeta Terra e a stabilire colonie in varie regioni, dal centro dell’Africa al Madagascar, all’Australia, ad un’area dell’Europa, ma soprattutto si concentrarono nell’antica Fenicia e nella Mesopotamia.

In contrasto con quanto più volte sostenuto da Zecharia Sitchin nei suoi numerosi libri, MDLF sostiene che gli Anunnaki non giunsero sulla Terra con scopo principale quello di cercare ed estrarre l’oro. Seguendo gli Ulema l’agenda e le priorità degli Anunnaki consistevano in

 

  • Utilizzare il nostro pianeta come centro di ricerche bio-aquatiche
  • Ricercare, estrarre ed ottenere risorse del sottosuolo
  • Condurre esperimenti genetici

 

In riferimento al primo punto, MDLF ritiene che esistano attualmente strutture, basi, laboratori nei mare della Terra nelle mani degli extraterrestri.

In accordo con la tempistica proposta da Sitchin, MDLF spiega che gli Anunnaki arrivarono per la prima volta sul pianeta Terra intorno al 450.000 prima dell’era attuale, mentre in parziale contrasto sempre con Sitchin, MDLF ritiene che la prima zona in cui si insediarono sulla Terra fu l’attuale Libano, in particolare la zona di Baalbeck. Allo scopo di costruire le strutture necessarie alla loro organizzazione in Baalbeck vennero usati strumenti similari a raggi laser (sistemi anti-gravità) per sollevare e trasportare le enormi pietre superiori a ton. 1.500, di cui ancora oggi conosciamo le dimensioni. In particolare la pietra denominata “Trilithon” oppure “Hajarat Al Houblah”, la quale si trova a qualche kilometro di distanza da Ballbeck, è una dimostrazione dell’alto livello della tecnologia impiegata nel passata[6].

Infatti in questo momento dello stato dell’arte della tecnologia, è difficile trovare delle gru mobili che riescano a sollevare blocchi di marmo o pietra dal peso di 1500 tons. Inoltre allo scopo di ottenere blocchi di dimensioni commerciali, riquadrati su quattro facce, debbono essere impiegate moderne tagliatrici a filo diamantato ed a catena con utensili widia (carburo di tungsteno) con l’ausilio di perforatrici idrauliche.

Per consentire al lettore un’adeguata comparazione tra la tecnologia impiegata nel passato e quella attuale, ancora oggi viene celebrata l’estrazione ed il trasporto dalle cave di Carrara, allora il bacino marmifero più importante del mondo, da 800 metri di altezza sino al porto vicino 11 chilometri, del famoso “monolite”, avvenuta tra il 1928 ed il 1929. Si tratta del blocco unico più grande mai estratto in 2000 anni di storia dalle cave di marmo delle Alpi Apuane, dal peso di 300 tonnellate (il “Trilithon di Baalbeck pesa circa 5 volte di più!), l’altezza di metri 19 e la base quadrata di metri 2,35. Partito nel gennaio del 1929 in una gabbia di materiale ligneo e ferroso dal peso di circa 100 tonnellata, con 10.000 metri di cavi di acciaio in 18 funi lunghe ciascuna 560 metri, il “monolite” raggiunse il porto di Marina di Carrara dopo circa 5 mesi di trasporto, per essere caricato sulla chiatta “Apuano” di portata di 150 tonnellate, la quale porterà il” monolite” sino a Roma, per essere impiegato nel Foro Mussolini dell’epoca[7].

Ancora più interessante risulta la comparazione tra la produzione di blocchi di marmo, pietra, calcare che costituiscano la struttura delle tre piramidi nella piana di Giza e le attuali produzioni di cava. Le piramidi d’Egitto vennero costruite con circa 6.5mio di tonnellate di blocchi di calcare, senza contare il rivestimento in granito rosso di Aswan, la cui cava dista più di mille chilometri. Essendo il rapporto tra tonnellata e metro cubo per il calcare egiziano intorno a 2.6, otteniamo un volume di circa M3 2.5mio di blocchi. Pertanto chi costruì le Piramidi dovette prima estrarre dal monte tale quantità, poi riquadrare magari in loco, quindi trasportare i blocchi nella piana di Gizah ed infine stoccarli tutti per la edificazione e costruzione delle piramidi.

Attualmente per produrre con le moderne tecnologie di estrazione M3 2.5mio di blocchi di calcare riquadrati, è necessario estrarre dal monte almeno il triplo di M3, in quanto vanno considerati lo scarto e gli sfridi, ma assumiamo pure che ne bastino il doppio, ovvero M3 5mio. Una cava, già aperta, di grandi dimensioni estrae anche m3 10.000 in un anno, per cui abbiamo bisogno di lavorare 500 cave aperte per raggiungere la quantità necessaria produrre i blocchi richiesti. Per far comprendere quanto sia stato enorme il lavoro per produrre tutti i blocchi necessari alla costruzione delle Piramidi, basta verificare le statistiche mondiali di produzione blocchi di marmo, paese per paese. Ad esempio la produzione di blocchi in tutto l’Egitto nell’esercizio 2013 raggiungeva i 3mio tonnellate[8]. Ricordo ancora che attualmente le aziende che producono blocchi dispongono di tecnologie di sollevamento, perforazione, taglio e riquadratura con utensili diamantati ed al carburo di tungsteno, tuttavia, secondo l’opinione degli esperti, chi costruì le Piramidi non disponeva di macchine, lavorava completamente a mano. 

Neil Freer spiega bene le contraddizioni alla base della presunzione che nel passato non esistessero tecnologie migliori, eguali o simili alle nostre attuali “ …il pensiero che gli Anunnaki debbono essere stati inventati perché le tecnologie a loro attribuite ( la loro capacità di volare attraverso l’atmosfera e lo spazio, di comunicare da distanze lontane, di creare esseri umani, d’impiegare forze di distruzione come bombe atomiche o raggi laser ) fossero fantastiche è stato negato per il semplice fatto che il nostro attuale livello di tecnologia è almeno eguale alle tecniche sopra menzionate[9]”.

In sostanza MDLF concorda e segue la cronologia degli avvenimenti riguardo alla presenza degli Anunnaki sul pianeta Terra ed all’upgrading dell’Homo Erectus o Homo Ergaster in HSS proposti da Zecharia Sitchin nei suoi libri. Tuttavia MDLF, a parziale differenza delle tesi di Sitchin ritiene che gli Anunnaki completarono il processo di modellamento dell’Homo Sapiens Sapiens intorno a 65.000 anni prima dell’era attuale.

In particolare gli Anunnaki modellarono una particolare forma femminile denominata “Donne della luce “, le quali abitavano in città dove non potevano entrare gli HSS maschi, ma solamente l’élite degli Anunnaki, i quali ebbero figli e figlie da tali donne. Gli HSS dell’epoca chiamavano le città dove vivono tali donne “La città del miraggio” e “La città delle belle illusioni”, in quanto esse erano ai loro occhi meravigliose e splendide. Migliaia di anni più tardi gli abitanti dell’attuale penisola Araba e delle aree vicine alla Persia, Emirati Arabi ed India, chiamarono “Figli della luce” i loro figli, dai quali discende l’attuale HSS.

 MDLF insiste nei propri libri riguardo al rapporto tra gli Anunnaki e gli abitanti della Fenicia, l’attuale Libano. Egli ritiene che gli antichi Fenici siano i discendenti degli Anunnaki rimasti sulla Terra prima della loro partenza, in quanto disgustati dall’ingratitudine, dalla violenza, dall’egoismo, dal desiderio di potere dell’HSS.

Dimostrando una profonda conoscenza della regione, MDLF presenta le evidenze dei rapporti tra gli Anunnaki e gli antichi Fenici tramite una dettagliata analisi stoica ed archeologica delle antiche città dell’attuale Libano. Iniziando con la città di Afqa, ”Afka”, distante 55 km da Beirut, dove si trova un antico tempio dedicato ad Afrodite. Nel 1937, spiega MDLF, un sottoufficiale della spedizione francese trovò una serie di tavolette scritte in un linguaggio sconosciuto e decorate da simboli ed illustrazioni. Lo studioso francese Dr. Leroux le interpretò come la scrittura Ana’kh, la lingua originale degli Anunnaki, mentre secondo l’Ulema Anunnaki Bukhtiar Afqa era un antico centro medico degli Anunnaki. 

Un’altra antica e famosa città è Amcheet o Jbeil, Biblos nell’attuale Libano. Oltre a numerosi reperti Fenici, nel 1944 un gruppo di archeologi francese che lavorava per conto del governo di Vichy, scoprì alcuni splendidi reperti Fenici ed Egiziani, assieme a frammenti di marmo che contenevano scritte Fenicie ed un ritratto di Adone (Adonis). Nella parte inferiore della tavoletta si trovava un riferimento al Dio Adone (Adonis), come un celeste re extraterrestre, il quale aveva viaggiato dalla Siria alla Fenicia tramite un disco alato.

Molto importante nell’antichità era la città di Amrit, nome Fenicio ed Ugaritico, costruita dai discendenti degli Anunnaki e dai primi Fernici di Tiro e Sidone.  Secondo MDLF,

“…Amrit deriva dalla (parola, NDA) Ana’kh, Ammr-il. Amrit è una delle più enigmatiche e misteriose ricordate nella storia. Fu la sede di una guerra cosmica tra molte antiche nazioni; fu in Amrit che, contrariamente a quanto si ritiene oggi, si tennero i primi Giochi Olimpici, il primo centro medico degli Anunnaki/Fenici; fu la città che produceva il Mah-rit, la prima forma/formula di ciò che oggi chiamiamo steroidi, uno dei primi prodotti genetici creati dagli Anunnaki. Oggi i turisti sono affascinati da un elaborato altare costruito apparentemente dai fenici per onorare il proprio Dio Melkart (un Dio creato dagli Anunnaki per i Fenici), ma in effetti l’altare venne creato dagli ultimi Anunnaki rimasti sul pianeta Terra i quali disponevano di un centro medico nell’isola di Arwad, vicino ad Amrit. Per cui l’altare era in realtà un centro medico che usava medicine e sistemi curativi degli Anunnaki. Più tardi i Crociati ed in particolare l’ordine dei Cavalieri Templari organizzavano incontri segreti nel tempio, leggendo brani tratti dal libro di Ramadosh”.

 

  • Fonte di sapienza, l’antico libro di Ramadosh

 

Gli scritti di MDLF si basano in gran parte sulle informazioni contenute in un libro estremamente antico, il cosiddetto “Book of Ramadosh”, il libro di Ramadosh. Secondo MDLF “…questo libro rivela una conoscenza antica di migliaia di anni. In generale un tale assunto porterebbe alla mente immagini dell’occulto, di misteri nascosti, forse antichi manoscritti religiosi. Invece il libro di Ramadosh è diverso.

Esso è basato sulla scienza della “trasmissione della mente”, la quale, benché utilizzata sin da eoni dagli Anunnaki e successivamente dai loro discendenti sulla Terra, è più fresca e nuova di gran parte della tecnologia e delle invenzioni dei nostri moderni laboratori[10]”.

Nei propri libri MDLF ha inteso fornire una visione sinottica delle tecnica esplicitate nel libro di Ramadosh, cercandole di spiegare al lettore odierno, in maniera da aprirgli la mente. MDLF demistifica anche il mondo dell’occulto, con una chiara spiegazione di come sia possibile migliorare la qualità della propria vita grazie all’antica sapienza contenuta nel libro. Riporto qui di seguito una serie di argomenti in lingua Ana’kh, che sono state commentati e spiegati da MDLF nei vari libri scritti sull’argomento, impiegando anche le lezioni da lui stesso ricevute dai vari Ulema che MDLF ha incontrato durante la sua vita.

 

  • Aamala, il registro Anunnaki di eventi futuri. Esso viene usato come un calendario per mostrare importanti eventi che avverranno su altri pianeti. Secondo l’Ulema Rajani il tempo non è lineare, dunque, poiché lo spazio si curva su sé stesso, gli eventi non hanno una cronologia o sequenza temporale. L’Ulema Govinda spiega che eventi accadono nella rette del cosmo, per cui quando la nostra mente riesce a percepirli, essi si presentano ai nostri occhi, anche se essi sono già avvenuti.  Tutto ciò si applica ad ogni evento prossimo e futuro, si tratta di una questione di percezione più che di osservazione.
  • Afik r’ –Tanawar, illuminazione attraverso lo sviluppo della mente, formata da due parole, Afik r’, la quale significa mente e Tanawar, che significa atto di illuminazione.  MDLF cita verbatim le parole degli Ulema per spiegare che gli Anunnaki ci crearono perché avevano bisogno di forza lavoro sulla Terra, per cui le loro intenzioni erano chiaramente quelle di disporre di aiutanti manuali che potessero sopportare forti carichi di lavoro e reggessero nel contempo la fatica. Essendo questo il loro scopo iniziale il Dna che venne inserito nell’HSS prevedeva una limitata durata della vita e semplici facoltà mentali.

Più tardi i genetisti Anunnaki, allo scopo di disporre una migliore forza lavoro, prolungarono a durata della vita umana ed aggiunsero altre facoltà mentali sino a far raggiungere all’HSS una completa funzionalità del proprio cervello. Venne infatti inserito nel corpo umano un “Condotto”, seppure di limitate capacità.

 

Pertanto, attraverso a mente, il corpo fisico degli umani venne collegato al suo “Doppio”. Tale collegamento non fisico ha permesso di disporre di una Quarta Dimensione per tutti noi. Infatti non ha creato una Quarta Dimensione in sé stessa, ma piuttosto il Condotto l’ha attivata. Dunque gli uomini hanno una dimensione fisica (intendendo la loro vita sulla Terra) ed una dimensione non fisica non totalmente separata chiamata “Nafis-Ra. Dunque, spiega MDLF, Bashar (gli HSS) ottennero due dimensioni, secondo la decisione degli Anunnaki.

Dopo centinaia e centinaia di anni la mente umana iniziò a mutare perché l’altra mente, chiamata “Doppio o Prototipo”, simultaneamente iniziò ad evolvere in sincronia. Maggiormente il prototipo è avanzato, maggiormente “la mente Fisica” diventa vigile, creativa, multidimensionale.

In questa maniera la nostra mente è divenuta più libera, meno condizionata dagli Anunnaki, i quali ci hanno concesso le scelte, le opportunità, la libera volontà, la libertà di apprendere da soli e di progredire. Per questo motivo siamo responsabili per tutto quello che facciamo e pensiamo. Infine, grazie all’evoluzione della nostra mente ed alla realizzazione di una conoscenza più profonda dell’ambiente che ci circonda, unita alla capacità di comprendere ciò che sia giusto od errato, una più importante facoltà mentale è emersa in ognuno di noi, la “Coscienza”.

 

  • Fadi-ya-ashadi, termine indicare entità non-terrestri, le quali sono capaci di mutare forma. MDLF riporta una dettagliata spiegazione di tale caratteristica, partendo dal concetto base che per gli extraterrestri la mutazione della propria forma è considerata una necessità. In particolare essi cambiano il colore della pelle, la dimensione degli organi, l’apparenza fisica in generale, ma non il funzionamento del loro corpo.

 

Un tipo di extraterrestri che vivono anche sul pianeta Terra, i quali sono denominati da MDLF come “Grigi”, esseri di piccoli dimensioni rispetto a quelle degli HSS, cambiano spesso la propria forma in quella di insetti, rettili ed anche HSS. Essi hanno bisogno di manipolare i loro corpi per entrare in sfere diverse, l’atmosfera di altri pianeti, in particolare in ambienti sottomarini e sottoterra. I cosiddetti “Grigi”, secondo MDLF, abitano sul pianeta in aree chiuse ed non accessibili, lavorando a stretto contatto con scienziati terrestri in laboratori genetici sottomarini e centri di ricerca militari sotterranei. Una delle loro caratteristiche più sintomatiche è la claustrofobia, infatti, se essi fossero confinati in uno spazio chiuso e ristretto, immediatamente soffrirebbero di crisi intense, indebolendo anche le loro capacità e poteri. Ad esempio perderebbero labilità di passare attraverso i muri e le sostanze rigide e la capacità di spostarsi tramite teletrasporto.

 

  • Fik’r, la capacità di leggere i pensieri altrui. Il termine deriva dalle parole Ana’kh, Fik’R’r e Fik.Ra.Sa. In arabo esso significa l’abilità di leggere i pensieri, di comprendere la psicologia di una persona con un semplice sguardo.

 

Gli Ulema usano “Fik’r” per leggere la mente, apprendere le intenzioni degli altri e definire il loro livello intellettivo. Secondo MDL l’anima è un’invenzione dei primi uomini, i quali avevano necessità di credere in una vita successiva. L’anima come elemento o sostanza non esiste in nessuna parte del corpo umano. Invece esiste una sostanza non fisica chiamata “Fik’r”, la quale permette al cervello di funzionare, dunque è il cervello che fa mette in funzione il corpo, non l’anima. “Fik’r” era l’elemento primordiale impiegato dagli Anunnaki nel momento in cui essi crearono la forma finale della razza umana, ma non venne usato durante la formazione dei primi sette prototipi necessari alla creazione iniziale dell’umanità, come spiegato dai testi sumeri.

Sebbene “Fik’r” sia la fonte iniziale di vita per il nostro corpo, esso non deve essere considerato come il DNA, in quanto il DNA è una parte di “Fik’r”. Il DNA è la descrizione fisica dei nostri geni, una specie di serie di formule, numeri e sequenze di tutto ciò che esiste nel nostro corpo, i data e la storia dei nostri geni, l’origine genetica e così via. Pertanto “Fik’r” include il DNA. Secondo gli Ulema, “Fik’r” deve essere considerato come un deposito cosmico, sub-atomico, intellettuale, extraterrestre (che significa non fisico, non terrestre) di tutto ciò che ha costituito, costituisce e continuerà a costituire noi stessi.

“Fik’r” è collegato ai nostri creatori, gli Anunnaki, attraverso un “Condotto” che si trova nelle nostre cellule del cervello. Per adesso consideriamo “Fik’r come una piccola molecola, una bolla. Dopo la morte questa bolla lascia il corpo, infatti il corpo muore non appena la bolla lo abbandona. Immediatamente, in un decimo di un milionesimo di secondo, la molecola o la bolla si libera da ogni legame fisico, inclusa l’atmosfera, l’aria e la luce. Essa entra nella formula originale di “Noi stessi”, intendendo la prima copia, il primo schizzo, il primo progetto dal quale noi discendiamo. Gli umani derivano da una formula ed ogni umano ha un suo “Doppio”.

Il nostro “Doppio” è una copia stoccata nel “Plasma Rouh”, un enorme magazzino sotto il controllo degli Anunnaki su Nibiru e può essere trasportato in un’altra stella se Nibiru cessasse di esistere. Il “Doppio” è immortale, per cui in un certo senso ‘uomo è immortale, in quanto il suo” Doppio” non muore mai. Quando la molecola rientra nella sua copia originale (ovvero l’originale noi stessi), noi torniamo in vita con tutte le nostre facoltà, inclusa la memoria, ma senza le proprietà fisiche, emotive e sensoriali (le proprietà che noi abbiamo sulla Terra), in quanto essi sono limitate.

 

Oltre alla spiegazioni di vari argomenti, MDLF si sofferma a descrivere le tecniche che gli Ulema impiegano, mutuate dal libri di Rama-Dosh.

 

  • Godabaari “Gudi-Ha-abri, tecnica per sviluppare la facoltà di spostare oggetti, impiegando le vibrazioni emanate dal “Condotto”. E’ molto importante la preparazione personale, per cui è necessario che per almeno le due settimane precedenti l’allievo eviti ogni bevanda alcoolica, il fumo, l’attività sessuale, la carne, il grasso animale. In definitiva, spiega MDLF, l’allievo deve imparare ad inviare un messaggio in codice al proprio “Condotto”, in maniera che esso possa eseguire l’ordine

 

  • Cadari-Rou’yaa, una tecnica segreta sviluppata dagli Ulema-Anunnaki per leggere i pensieri, le intenzioni ed i sentimenti di altre persone. Si tratta anche di un metodo per diagnosticare la stato di salute, per prevenire problemi di salute leggendo ed interpretando i raggi e le vibrazioni emanate regolarmente dal corpo umano. Nel mondo occidentale questa tecnica è conosciuta come “la lettera dell’aura”.  

 

  • Chabariduri, un esercizio ed una tecnico per sviluppare la visione a distanza (remote viewing). Gli Ulema hanno insegnato ai loro studenti l’arte e la scienza della visione a distanza allo scopo di aumentare la loro conoscenza, arricchire la loro consapevolezza ed espandere la loro percezione di vita e non per spiare le altre persone, come avviene nel modo occidentale 

 

  • Daemat-Afnah, come rimanere e sembrare sempre con un’età pari a 37 anni. La parola è formata da “Daemat”, longevità e” Afnah”, con molteplici significati, salute, fecondità e longevità. MDLF spiega che secondo gli Ulema gli umani invecchiano in quanto i geni vengono danneggiati. Esistono motivi ancora sconosciuti alla scienza per i quali l’HSS invecchia. Alcuni fra i fattori non fisici non possono essere rilevati in laboratorio poiché essi non dipendono da elementi puramente terrestri. Essi appartengono ad un’altra dimensione, nella quale i modelli umani sono stati concepiti e vengono stoccati.

 

Gli umani, nella forma finale stabilita dagli Anunnaki circa 65.000 anni orsono, non sono stati programmati per invecchiare, per cui gli Anunnaki potrebbero facilmente mantenere un umano per sempre giovane, sia estendendo la longevità del nostro “Doppio” modificando il DNA stoccato e la matrice iniziale, sia costruendo una nuova sequenza genetica per permettere ai geni di resistere allo stress dell’ambiente terrestre. Pertanto gli Anunnaki potrebbero dividere ogni sequenza del DNA umano ed aggiungervi un nuovo codice genetico che aumenti la vita per migliaia di anni. La fisica quantistica e la medicina moderna, aggiunge MDLF, non contraddicono tale assunto.

 

  • Da-Irat, conosciuta dagli Anunnaki come “Tecnica del Cerchio”. Da-Irat è nota alle persone illuminate ed agli adepti degli Ulema come la tecnica circolare della conoscenza. Tale tecnica elimina lo stress attraverso la propria personale energia. In altre parole si tratta di una tecnica degli Ulema per infondere energia alla propria mente ed al proprio corpo, eliminando le paure che impediscono all’individuo di comportarsi nella maniera appropriata in ogni circostanza, sul lavoro, a casa, nei rapporti sociali.

 

  • Arawadi. Termine il quale indica un potere soprannaturale o la facoltà che permette agli iniziati di fermare o di respingere le difficoltà, i problemi e le disgrazie in un altro tempo ed in un altro luogo, liberandoci così dai timori, dalle ansie e dalle paure. Si tratta di un concetto molto complesso che tocca la metafisica, l’esoterismo e la fisica quantistica. Secondo l’Ulema Stephanos Lambrakis è possibile eliminare i problemi in corso “trasportandoli” in una struttura temporale diversa. Egli aggiunge anche che “tutti noi viviamo in due dimensioni separate, ma molto vicine fra loro”.

 

Noi chiamiamo l’una la realtà fisica, mentre l’altra è la dimensione adiacente la quale circonda il nostro mondo fisico. Le persone illuminate visitano frequentemente questa seconda dimensione. Si tratta di utilizzare una profonda concentrazione e perseveranza. E’ infatti possibile entrare in quella dimensione parallela ed abbandonarvi tutte le nostre diffidi paure e problemi.

 

  • Baaniradu, si tratta è un termine Ulema-Anunnaki per la tecnica di guarigione tramite l’imposizione delle mani. Tale tecnica venne usata per la prima volta dai preti di Melkart nell’antica Fenicia, in Ugarit ed in Arwad. E’ estremamente importante notare che essa non rimpiazza in nessun modo i trattamenti scientifici e medici. Essa non è stata approfondita nel mondo occidentale.

 

  • Bisho-barkadari”Bukadari”, è un termine degli Ulema Anunnaki che identifica la tecnica impiegata per bloccare le cattive vibrazioni che affliggono gli esseri umani. Il sostantivo è composto da due parole, “Bisho”, che significa cattivo e negativo, “Barkadari”, il quale significa fiamme, raggi, vibrazioni.

 

La negatività è atrocemente distruttiva. Colpisce la mente, il corpo, le relazioni con altre persone e l’ambiente che circonda l’essere umano. La negatività scaturisce da tre fonti, gli altri (da i loro pensieri, intenzioni ed azioni), noi stessi (i nostri pensieri, intenzioni ed atti), l’ambiente esterno (dove e come una persona vive)

 

 

  • Lingua originale degli Anunnaki, “Ana’kh”

 

Ana’kh, secondo MDLF è la lingua originale degli Anunnaki e dei loro discendenti che abitavano in Sumer nella Mesopotamia ed in Fenicia, l’attuale Libano e Siria. La sua origine non è terrestre. Parte del lessico della lingua Ana’kh è conservata nel libro di Ramadosh e in Al Hak, un manoscritto custodito dagli Ulema. L’Ulema Albakr sosteneva che l’Ana’kh era usato dai primi esseri umani che vivevano nell’isola di Arwad, a Tiro, Sidone e Mu. Egli aggiungeva che dal linguaggio Ana’kh derivavano i primi linguaggi dell’Oriente e del Medio Oriente.

Molte parole in Ebraico, Aramaico Siriano, Copto, Fenicio, Accadico, Ittita, Babilonese, Urdu, Mesopotamico, Sumero, Arabo, Ungherese, Egiziano, Armeno, Nabateo derivavano dalla lingua Ana’kh. L’Ana’kh non venne mai reso pubblico. Esso rimase sempre una lingua segreta conosciuta solamente dagli Ulema. L’Ana’kh sembra a prima vista una lingua semitica, ma non lo è affatto. Non ha grammatica, ma dispone di un vocabolario estremamente ampio con un’abbondanza di espressioni metaforiche. Un altro Ulema sostiene che il nome originale di Jehova o Yaweh deriverebbe dalla parola Ana’kh, Yaw. Inoltre un gran numero di parole sumere ed accadiche, che troviamo nell’opera sumera “L’Epica della Creazione”, discenderebbe dalla lingua Ana’kh.

Intorno al 569 dell’Era Attuale, un gruppo di Ulema del Meido Oriente, ovviamente si trattava di studiosi indipendenti e non pre-islamici, compilò una vasta lista di parole e frasi Ana’kh. Invece nel 625 dell’Era Attuale, due importanti esponenti della fratellanza degli Ulema scrisse il libro di Rama-Dosh, una lista di termini Ana’kh, un lessico ed un Kiraat (letture). L’Ulema Albaker spiegò che gli Ulema non formano un gruppo religioso. Essi non sono mussulmani. Infatti essi vennero perseguiti dai compagni del profeta Maometto e vennero espulsi dalla penisola araba, trovando rifugio a Cipro e Marsiglia. Tuttavia egli sottolineò che i primi maestri, poeti e danzatori Sufi facevano parte della fratellanza degli Ulema, anche se non si deve confondere gli Ulema Anunnaki con gli Ulema islamici, ovvero gli insegnanti di legge islamica. Il Dott. Farid Tayarah, egli stesso appartenente agli Ulema e ex capo di una loggia massonica, sosteneva che la lingua Ana’kh fosse impiegata durata le riunioni massoniche. Egli aggiunse che un numero considerevole di parole ed espressioni massoniche siano in pura lingua Ana’kh, soprattutto le parole che si riferiscono ai livelli ed ai gradi nella Libera Massoneria.

MDLF puntualizza spesso nei propri libri come la lingua Ana’kh degli Anunnaki sia alla base delle lingue delle prime civilizzazioni apparse sul pianeta Terra dopo l’ultimo diluvio, in generale a partire da circa 4.000 anni prima dell’inizio dell’Era Attuale, iniziando dall’area dell’antica Fenicia e della Mesopotamia. Qui di seguito elencherò alcuni esempi di parole Ana’kh che possiamo ritrovare nei vari linguaggi del Medio Oriente, tratti da libri di MDLF:

 

  • La parola Ana’k “AB”, la quale significa padre, si ritrova come Ab in Arabo, Abu e Abuya in Aramaico, Abba in lingua Hittita e cosi via
  • La parola Ana’kh “AN”, la quale significa padre celeste, venne comunemente usata dagli Hurriti, Fenici, Elamiti, Sumeri, Medi e Kassiti
  • La parola Ana’kh, BA’AB”, lo stargate Anunnaki. Da Ba’ab deriva il Sumero Babu, la parola Ulemita Bab e l’arabo, bab. Si tratta della spiegazione della “tecnologia Anunnaki spazio-tempo” per viaggiare in ogni regione dell’universo in un attimo. Potrebbe essere comparata alla “tecnologia stargate”
  • La parola Ana’kh, Bandara, una bandiera. In arabo si tratta di Bandayra, dall’arabo deriva lo spagnolo bandera, la parola portoghese bandeira, l’italiano bandiera
  • La parola Ana’kh, Ari-Siin “Arishim”. Essa significa il nobile e forte guardiano, ma anche grande mente, grande conoscenza. E’ formata da due parole:

Ari, che significa grande, gigante, potente, guardiano, superiore, guida

Siin (anche Shi-yin), la quale significa mente, spirito, livello finale di conoscenza e scienza

 

Dalla lingua Ana’kh sono derivati:

Le parole sumere A-ri, giganti, Aris, dono

Le parole assire Ari ed Aria, giganti

La parola ebraica Ari, leone ed il nome Ariel, ovvero il leone di Dio

La parola hittita Ari, grande

La parola Ulemita, Ari, coloro i quali hanno/possiedono

Gli Ari-Siin vivono e si evolvono in varie dimensioni superiori sia fisiche non fisiche. Essi non sono né uomini né spiriti

 

  • La parola Ana’kh, En, il Signore più importante. Da tale parola derivano la parola sumera ed accadica En (Signore)
  • La parola Ana’kh, Gab’r (Ga’br), linguaggio Ana’kh degli Ulema arabi. Essa si riferisce una moteplicità di significati a livello linguistico, religioso e metafisico. E’ comunemente associata all’Angelo Gabriele.  I primi arabi lo usarono come “Al Jaber”, con vari significati, forza, autorità, potenza, governo. Da “AlJaber” derivano molte parole, sostantivi ed aggettivi. Ad esempio la parola “Jabbar”, la quale significa potente, capace, enorme, gigante, come i giganti (Nephilim, Anakim, Anunnaki) menzionati nella Bibbia e nelle epiche accadiche, babilonesi e sumere. Dopo che gli arabi vennero convertiti all’Islam, “Al Jaber” divenne “Al Jabbar”, uno degli attributi e nomi di Allah (Dio). Nel linguaggio Ana’kh la parola “Jabba-r-oout” ha esattamente lo stesso significato dell’antico aramaico e dell’odierno arabo, ovvero autorità, potere, legge, regno.

 

E’ evidente, insiste MDLF, come il linguaggio Ana’kh abbia influenzato le lingue orientali e occidentali, infatti troviamo stupefacenti somiglianze nel nostro vocabolario occidentale (latino, anglosassone, francese); Gab’r è divenuto “gouverneur” in francese, governor in inglese e”gubernator” in latino. Come definito nella sua “Anunnaki Encyclopedia”, Gab’r (Ga’r) è un personaggio Anunnaki con grandi poteri ed influenza. Da Gab’r (Ga’r) è derivata la parola ebrea Gabriel (l’angelo Gabriele), mentre l’equivalente in lingua araba risulta Gib-rail (Girayel, Gib-ra’il).

 

(continua- parte 1 di 2)

 


[2] Ricordiamoci sempre del cavaliere Jedi “Anakim Skywalker” nei films della serie di “Guerre Stellari”, per rimanere all’interno del concetto delle “ proiezioni orientate di Hollywood”, proposto da Roberto Pinotti

[3] M. de Lafayette “De Lafayette Mega Encyclopaedia of Anunnaki, Ulema-Anunnaki, Their Offspring, Their remnants and extra-terrestrial Civilization on Earth “ –Vol, Times Square Press, 2010, pagg42-3

[4]  M. de Lafayette “Book of Ramadosh “Book 1, Times Square Press, 2008, pag. 265

[5] M. de Lafayette “De Lafayette Mega Encyclopaedia of Anunnaki, Ulema-Anunnaki, Their Offspring, Their remnants and extra-terrestrial Civilization on Earth “ –Vol, Times Square Press, 2010, pagg 270-271

[6] E’ importante sottolineare che già alla fine degli anni cinquanta del ventesimo secolo lo studioso sovietico Matet Agrest, come citato sia dall’antropologo ed archeologo George Hunt Williamson sia da Roberto Pinotti, aveva teorizzato tramite l’allora Radio Mosca, attività aliene sulla Terra a partire dalla piattaforma di Baalbeck. 

[7] Per una dettagliata descrizione dell’evento, vedi Vittorio Prayer,” Il monolite, una storia dal sapore di leggenda”, Agorà, organo di stampa del Comune di Carrara, Aprile 2006, pagg 18-19

[8] Carlo Montani “XXV Rapporto marmo e pietre nel mondo 2014”, Aldus, Casa di Edizioni in Carrara, 2014, pag. 79

[9] Neil Free “’E-Book “Sapiens rising, the view from 2100 “Electric Dragon Press, Santa Fé, 2008, pag. 49

[10] M. de Lafayette “Book of Ramadosh”, –Vol l, Times Square Press and Elite Associates, 2008, page 33

 

 

Avvertenza: Autore Dr. Dr. M. Martinelli marmartinelli@interfree.it Copyright Dr. M. Martinelli – E 'possibile riprodurre in toto od in parte il presente saggio citando "Copyright Dr. M. Martinelli – Reprinted with permission".

Pubblicato in questo sito in Maggio 2016

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