2.1 La Casa natale e il Seminario P.I.M.E

                                                                  (DPNM)

 

                                                    

 

E’ normalmente la prima tappa del visitatore, anche per seguire un filo cronologico. Si trova in località Brusicco, al numero 42. In realtà è però bene sapere che i Roncalli erano un’antica famiglia che si stanziò a Sotto il Monte dal XV secolo, sull’altura dove oggi sorge la signorile villa-museo di Ca’ Maitino, di cui parleremo più avanti. Non dovevano essere poveri, dunque, anzi tutt’altro, ma il ramo da cui nacque il futuro papa era di umile estrazione. La coppia di genitori, papà Battista e la mamma Marianna Mazzola, aveva già tre figli quando mise al mondo Angelo Giuseppe, il 25 novembre 1881, alle dieci e un quarto del mattino. Seguirono, fino al 1896, altri 9 parti (in totale i Roncalli ebbero 13 figli, alcuni periti in tenera età). Al primo piano si può ancora oggi vedere la stanza in cui il piccolo nacque, il letto dei genitori con il quadro originale della Madonna che lo sovrastava (allora come oggi). La foto dei genitori, quelle belle e care foto in bianco e nero che anche i nostri nonni conservano ancora, arredano le pareti, insieme al Certificato di nascita del futuro pontefice e ad una commovente lettera che egli scrisse al padre e alla madre, al compimento del suo 49esimo anno, ringraziandoli per l’educazione che avevano saputo dargli.

 

La Casa natale è composta da due Cascine, la Cascina Palazzo, dove il pontefice nacque, e la Cascina Colombera, dove visse  dai 12 anni, ora gestita da un gruppo missionario[1]. All’epoca il complesso edilizio era pertinente al Palazzo di proprietà dei conti Morlani. Il complesso, completamente restaurato[2], è accessibile da un cancello ai lati del quale si presti attenzione a due specifiche pietre o, meglio, a ciò che resta di esse. Infatti furono asportate e in loro vece vi sono due nuovi blocchi che recano la spiegazione. La pietra di sinistra venne donata nel 2001 dai padri del P.I.M.E. come prima pietra per la costruzione della chiesa di Paderno di Seriate (BG) dedicata a Giovanni XXIII; la pietra di destra venne donata nel 1959 dal sig. G.B. Chiappa per la scuola “Roncalli” di Bergen of Zoon (Olanda).

Un arioso cortile accoglie il visitatore moderno; dopo la beatificazione del papa (avvenuta il 3 settembre 2000) vi è stato collocato un gruppo statuario che raffigura la famiglia Roncalli (opera di Carlo Balljana). Troviamo un ampio porticato a tre arcate, sotto il quale si trovavano gli edifici connessi alla famiglia Roncalli, dislocati su due piani (il primo piano si raggiunge tramite una scala di legno). Al piano terra, alcune sale presentano delle suppellettili inerenti il pontefice, la galleria fotografica che lo ritrae in svariati momenti della sua vita, un albero genealogico dipinto sulle pareti, di moderna realizzazione. Al piano superiore, dov’è scritto “luogo sacro”, due targhe informano che “qui è nato Giovanni XXIII”, l’altra dice che “qui è stato in visita da pellegrino Giovanni Paolo II il 26 aprile 1981”. Sul corridoio prospettano alcune stanze una delle quali, visibile soltanto dalla finestra, appare ben arredata ed è forse ancora usata come ufficio o rappresentanza. L’’ingresso alla camera dove nacque il pontefice è molto semplice e dello scarno arredamento abbiamo già detto, aggiungendo che si trova appeso ad una parete anche un mortificante “Certificato di miserabilità”, rilasciato dal sindaco al tempo in cui i Roncalli vivevano qui. Una figura molto importante fu per lui il prozio Zaverio (1824-1912), che oltre ad essere suo padrino, fino al 1891 gli fece da educatore. Nell’anno seguente Angelo entrò già nel Seminario minore di Bergamo, a soli 11 anni.

Una pietra che si trova all’esterno del cancello d’ingresso, riporta il percorso che il ragazzo, undicenne, intraprendeva quotidianamente per recarsi a scuola a piedi, da solo, al collegio di Celana (doveva attraversare anche il bosco).

Altre due figure importanti per la sua futura carriera ecclesiastica furono il parroco di Sotto il Monte, don Rebuzzini, e don Giovanni Morlani, proprietario del fondo coltivato dalla sua famiglia; entrambi lo aiutarono economicamente perché vedevano nel giovane una grande aspirazione alla santità, oltre che doti intellettive superiori alla media.

In una delle camerette della Casa natale, c’è la scrivania sulla quale –dal 1895- Angelo redigeva “Il giornale dell’anima”, un diario privato, intimo, al quale confidava i propri pensieri, le riflessioni, meditando sulla grande ricchezza infusagli dai genitori: la fede, la carità, la fiducia nella Provvidenza. Nel corso degli anni, quando fece molte altre esperienze, ricordò sempre quelle virtù assimilate nella famiglia" tra le cose più preziose ed importanti che sorreggono e danno calore alle molte altre”.

Si passa quindi in un’altra cameretta, nella quale sono stati allestiti gli abiti indossati da Angelo Roncalli nella sua vita ecclesiastica, dall'ordinazione al sacerdozio al papato (cliccare qui per vederli).

Alcuni locali al piano terra ospitano attualmente una interessante mostra pittorica, di artisti vari, il cui tema è la figura di Papa Giovanni e dei luoghi che gli furono cari: lo troviamo, così, in vari momenti del suo apostolato, di un verismo impressionante, compresa la sua morte. Troviamo i luoghi natii, ma anche quelli in cui prestò la propria opera pastorale (Parigi, Venezia, ecc.).

Prospettante sul cortile, c’è un ulteriore locale dove sono conservati gli attrezzi da lavoro usati dai contadini dell’epoca, accanto vi è quello adibito a book-shop, all’uscita del quale (sulla sinistra) si può vedere l’antico pozzo che forniva di acqua le cascine.

 

  • Santuario P.I.M.E. sezione degli ex- Voto, Chiesa e  singolari reliquie

 

  Se si prosegue si accede al passaggio interno che confluisce nel Seminario costruito nel 1961, per volere del papa stesso, dove spicca una sua statua bronzea (opera di Carlo Pisi). La mano sinistra (ma anche la destra), la punta del naso. il mento, le nappe dell'abito sono visibilmente schiarite per l'incessante sfregamento da parte dei fedeli. 

 

Notiamo una pietra, che fu benedetta dal Santo Padre il 18 marzo 1961 per questo stesso Seminario:

 

 La chiesa del Seminario si raggiunge attraverso una scala, che conduce anche alle sale dove sono conservati incalcolabili ex- voto per grazia ricevuta. Alcune delle stanze sono interamente tappezzate di fiocchi rosa o azzurri, di nascite avvenute grazie all'intercessione di papa Giovanni, secondo la devozione popolare dei genitori.

Il tutto fa pensare ed è impressionante.

Di fronte è situato l'ingresso alla chiesa, che conserva (sull'altare sinistro), alcune reliquie davvero particolari:

-una reliquia dei capelli del pontefice

-la pelle delle sue mani

-un suo colletto sacerdotale intriso del suo sudore

-un suo zucchetto papale

 

(Nella gallerie fotografiche sottostanti si possono ritrovare tutti gli elementi descritti nel testo)

 

Continua:

 

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Note:

 

[1] Il P.I.M.E.=Pontificio Istituto Missioni Estere è una comunità di sacerdoti e laici consacrati (fratelli cooperatori), senza voti religiosi, che si impegnano a vita per la missione tra i non cristiani. Voluto da Pio IX e dal vescovo della Lombardia, fu fondato a Saronno (MI) nel 1850 da Mons. Angelo Ramazzotti, con il nome di Seminario Lombardo per le Missioni Estere. Venne unificato nel 1926 al Seminario dei SS. Apostoli Pietro e Paolo di Roma, che era stato fondato nel 1871 da Mons. Pietro Avanzini (Fonte: pannello in loco)

[2] Ci capitò diverse volte di visitarlo, la prima oltre vent’anni fa, e non si trovava nelle condizioni di oggi, bensì più modesto e decadente, nella parte pertinente l'abitazione.

 

Galleria foto: Casa natale di Giovanni XXIII

Galleria foto: Seminario e Reliquie

Argomento: Casa natale

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