3. Il Cosmismo

                                                      (Alessio Marchetti)

                                                           Parte III di VII

 

Si precisa che con il termine Cosmismo si indicava, in italiano, l’umanesimo cosmico fino al termine del XX secolo, poi la definizione ha assunto la valenza di cui di seguito trattiamo.

Il cosmismo è una corrente scientifico-filosofica originatasi in URSS dopo la spinta supramoralista di Fëdorov, acquisendo una connotazione simile all’occultismo e perciò venendo talvolta sostenuta e talvolta avversata dalla politica. Ebbe comunque un buon sostegno da parte di svariati ricercatori scientifici.

Dell’epoca bolscevica e comunista in generale si tende ad avere una visione distorta per cui ciò che prevale è l’ateismo, ma non è la realtà, poiché anche il comunismo si fondava su forme di religiosità e spiritualismo, sebbene non tradizionali ma basate sulla dottrina socialista del marxismo e su basi scientifiche. Lenin sosteneva che “la dottrina marxista è onnipotente perché vera” e quindi la propagandava come fosse una vera e propria fede da seguire fondata sull’uguaglianza, con tutti i limiti che all’atto pratico evidenzia qualsiasi dottrina. All’origine di grandi movimenti di massa c’è spesso un significato e una matrice filosofico-spiritualistica a cui non sempre si attribuisce la corretta importanza storica e sociale.

Effettivamente taluni valori che furono propri della religione vengono utilizzati, tramite il supramoralismo e il cosmismo, come parte fondamentale della nuova scienza e della tecnologia.

Tra gli aderenti alla filosofia del cosmismo troviamo personaggi come Andrej Platonov (1899-1951), che sebbene rimase più impegnato nel sociale rispetto che verso la ricerca di una verità cosmica assoluta, si distinse per alcuni scritti interessanti che riprendono caratteristiche proprie di questa filosofia, con una fiducia pressoché assoluta verso la tecnologia. Egli suggerì, tra le altre cose, di provocare l’esplosione delle montagne del Pamir, in Asia centrale, per facilitare l’accesso dei venti meridionali e rendere così meglio abitabile la fredda regione della tundra, calcolando con grande precisione la quantità di dinamite necessaria per l’impresa.

Nel 1930 Platonov scrisse il romanzo “Kotlovan”, nel quale si intrecciano dialoghi tra i vari personaggi che riprendono i tratti propri del cosmismo e della resurrezione dei defunti, dove si afferma che “il marxismo può fare tutto” e si sostiene che la salma di Lenin riposi intatta a Mosca in attesa che la scienza permetta a lui di risorgere.

Questa assoluta fiducia riposta nella scienza riprende legami con l’occultismo che si era già da tempo sviluppato in Russia, con personaggi come ad esempio Rasputin, che affascinò ed influenzo lo zar Nicola II. Anche il bolscevismo cadde preda della tentazione occultista e delle teorie dell’onnipotenza dell’essere umano.

 

Andrej Platonovič Platonov

 

Va detto che il cosmismo ha fatto parte praticamente dell’intera esperienza sovietica ed è tuttora oggi presente una Società cosmista a Mosca. E’ con l’aiuto delle ricostruzioni formulate dal politologo e filosofo russo Aleksandr Gel'evič Dugin (considerato da alcuni come il mentore di Vladimir Vladimirovič Putin, colui che cerca di tradurre le azioni di Putin in una vera e propria ideologia a cui rimanere ancorati) che si è potuto ricostruire l’atteggiamento del potere sovietico verso l’occultismo e le pratiche non convenzionali, che talvolta si mischiano a credenze pseudoreligiose.

Con Brežnev in particolare gli esperimenti di parapsicologia si intensificano, egli si circonda di figure come i veggenti e i guaritori. L’organo ufficiale del Partito Comunista dell’Unione Sovietica rilancia testi mistico-filosofici e che riguardano la disciplina dello yoga, uniti a tesi che riaffermano la sacralità dell’opera di Lenin, alla riscoperta delle opere di Nikolaj Konstantinovič Roerich e a leggende come quella che voleva i Mahatma inviati da Shambhala (luogo mitico tibetano) nel corso degli anni venti del XX secolo per trasmettere ai bolscevichi i simboli di sapienza.

Da parte sua invece il KGB era già avanti nel campo della parapsicologia e dell’ipnotismo e forniva appoggio a chi si occupasse di neo spiritualismo; le opere di Fëdorov e dei cosmisti vengono riscoperte, dopo qualche anno di appannamento.

Quando Michail Sergeevič Gorbačëv diede inizio alla perestrojka (ricostruzione) si mostrò in televisione insieme a Svetoslav Roerich, figlio di Nikolaj Konstantinovič Roerich, che si reputava erede della missione cosmista originaria. Anche il termine “perestrojka” utilizzato da Gorbačëv è di origine cosmista: deriva infatti da un’espressione forgiata da Fëdorov e Vladimir Ivanovič Vernadskij, mineralogista e geochimico russo, che trattò anche di biosfera e coniò il termine noosfera (sfera del pensiero umano).

Successivamente, con l’avvento di Boris Nikolaevič El'cin, il potere russo si è discostato dal cosmismo e sebbene Putin (ricordiamolo, ex-agente del Kgb) non sembra riprenderne le origini e semmai lo sta plasmando a sua immagine, secondo Dugin “questa ideologia è troppo profonda e interiorizzata nel popolo russo perché possa scomparire senza lotte violente”. Si tratta di una semplice constatazione o di un avvertimento?

 

                                  

 

 

Parte I: Bogdanov, aspirazione all'eterno

Parte II Fëdorov e il Supramoralismo

Parte IV: La Cosmonautica russa e sovietica

Parte V: Le Teorie di Gurdjieff

Parte VI: Comunismo e Materialismo

Parte VII: Previsioni vere e smentite

 


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